La Stella del Texas (Galveston, Tex.), Vol. 7, No. 1, Ed. 1 Saturday, January 5, 1918 Page: 1 of 4
four pages : ill. ; page 23 x 16 in. Scanned from physical pages.View a full description of this newspaper.
Extracted Text
The following text was automatically extracted from the image on this page using optical character recognition software:
ANNO Vii. N 1
GALVESTON-HOUSTON.
'EXAS, Sabato 5 Gennaio 1918
PREZZO 5 CEN1S
LA STELLA DEL TEXAS
The Largest In The State
(ITALIAN WÈ1
LY NEWSPAPER)
Patronize Our Advertisers
Telephone Nùmber 47
OFFICE: 20151/2 Stfond, GALVESTON, Texas
Abbonamento annuo $1.50
RIASSUNTO
PER I NOSTRI PROFUGHI
ETTIMANALE
IL FONDAMENTO DELLA FUTURA
ITALIANA
IL CARBONE NERO ED IL
LA
si
E per
DELL’ON.
Il servizio di leva
fa-
si
del
II
suo
di-
BENDAGGI DESTINATI ALLA
CROCE ROSSA AVVELENATI.
la seduta della Camera, ul-
l’on Pirolini, deputato per
al
di
T pericoli che si corrono se non
risponde al questionario
singolare, coincidenza il ve-
del nostro carbone nero è
funzione di supplire ad una
dificenza dal carnone bian-
natura fu con l’Italia avara/
Gravissime Condizioni
Dell'accampamento Bowie
I TURCHI CERCANO DI
RIPRENDERE GERUSALEMME
COMBATTIMENTI NELLE
FIANDRE INTERROTTI
DALL’INVERNO.
BARRIERA INVALICABILE/
DELLA NEVE.
' Washrington. — Secondo notizie uf-
ficiali pervenute al governo degli Sta-
ti Uniti, quattro divisioni turche cioè
circa 60,000 uomini, rinforzati da trup-
pe .austro-tedesche trasferite dai fron-
ti russo e rumeno, hanno cominciato
una disperata campagna per rioccil-
pare Gerusalemme e scacciare gllng®»- ;
si dalla città santa.
Violenti battaglie stanno avvenendo
sulla strada che si estende da Jiaffa
fino a Gerusalemme e lungo la via che
mena a Gerico fino al fiume Giordano.
Le truppe turche hanno tentato in-
vano di scacciare le truppe inglesi
mportanti e sulla
diversi settori
de guerra
L’IPOCRISIA CRIMINALESCA
DELL’AUSTRIA.
II nuovo Consiglio di guerra ha sta-
bilito che $’ora innanzi l’età dei gene-
rali deve essere di 60 anni. Al pre-
sente il generale Bliss è il più véc?
chi'o, con 64 anni di età; il più giovane
ne ha 57, ed è il generale Sharpe.
■-------:—O---------
IL NUOVO CONSIGLIO.
il tempo noy-ri
Alleati daranno
tentativi'''del fi<
nostra linea ed
determinate
avrebbe la-
di gran, lun-
tesoro nn-
> Il Comitato esecutivo dell’American
Social- Science Àsgociation ha delibe-
rato là* coniazione di una medaglia che
dorrebbe essere chiamata “Liberty
Service Meda!.”
Questo distintivo dovrebbe essere
accordato a coloro che si distinguono
per valevoli atti umanitari! e patriot-
tici per. il bene della Nazione.
Le medaglie dovrebbero essere
stribuite dal National Institute of
eia! Science.
Londra. — Telegrammi pervenuti
dai quartieri generali sul fronte delle
Fiandre annunzia che il freddo del-
l’inverno ha obbligato le truppe a so-
spendere completamente i loro com-
batti menti. Infatti è assolutamente
impossibile combattere colle linee se-
polte sotto la neve ed il termometro
parecchi gradi sotto zero.
Durante
tini anente,
Ravenna affermò che fu l’organizza-
zione germanofila in Italia che causò
i recenti disastrosi avvenimenti mili-
tavi. Ehumera le persone delle ditte
e alberghi, austro-tedeschi tuttora vi-
venti indisturbate a Roma e accenna
agli stranieri esistenti nel Vaticano
che fanno opera di spionaggio in
vore degli imperi centrali.
Onorevoli col leghi — continua
non vi sorprenda se faccio il nome
l'Colonnello Repond, comandante della
guardia svizzera vaticana. Egli è il
capo delle spie che si annidano nel Va-
ticano, egli è interamente creatura del-
la Germania. Non porterei un^’accu-
sa così grave in piena Camera se non
possedessi le prove. A quando i prov-
vedimenti, On. Orlando? Quando ces-
^ej,À.«J4'UfìfiL£^_sta4.<i mimictiioso
Un complotto per avvelenare ben-
daggi destinati alla Croce Rossa e se-
minare cosi la morte tra i soldati Ame-
ricani e quelli degli Alleati è stato mi-
racolosamente sventati) da comunica-
zioni pervenute da Cleveland, Ohio.
Un carico di 3400 pacchi di bendaggi,
preparati dalle patriottiche donne di
Toledo, presentavano un colore verdo-
che .all’analisi chimica risultò
un potente veleno. I pacchi
Molti connazionali, che non sono na-
turalizzati, o che hanno preso soltan-
to la prima carta, credono di èssere
esènti dal l’obbligo di riempire il “Que-
stionario” che il Governo federale ha i
.adottato per la clasifiea dei giovani 1
soggetti al servizio militare.
Roma. — Il Governo Austriaco ha
Quando nella seconda metà del se-
colo XVIII il genio di Giacomo Watt
trasformò il rozzo ordigno di “new
eonhng*’* nella moderna macchina a
vapore si iniziò nella storia dell’uma-
na civiltà una nuova era, che fu detta
del ferro e del carbone, ma che a più
buon diritto dovrebbe dirsi soltanto
del carbone la. quale secondo l’illustre
professore Vittorio Navarese la chia-
merà in futuro la storia.
Fino da quel tempo dice il medesimo
dotto Processore Novarese i soli moto-
ri di uso universale erano stati quelli
animati: l’uomo stesso od i bruti; solo
in casi speciali o per usi determinati
l’umanità aveva fatto rincorso alle gran-
di riserve di energia conteùute nei
quattro elementi classici. Però di que-
sti non aveva saputo assoggettere se
non l’aria e l’acqua. Ma l’un a in forma !
di vento, era un servo capriccioso, e ;
l’altra obbligava a collocare gli opifici !
presso i córsi d’acqua naturali od ar- 1
teficiali.
Il carbone minerale s’intesi degli al-
i tri due, la terra ed il fuoco, serviva ì
essenzialmente alla metalurgia, e la
povertà dei mezzi tecnici di quei tem-
pi non lasciava speranza di estrarlo in
grandi quantità dalle parti più profon- '
de dei suoi giacimenti.
Fu appunto dalla lotta contro l’osta- i
I colò più grave al progresso del lavoro i
|/in profondità, l’invasione delle acque, i
che nacque e si perfezionò nelle mi-
niere. .e per le miniere d’apprima sol-
tanto, la macchina a vapore, la quale
risolse ad un tempo ed il problema mi-
nerario e quello assai più vasto della
trasformazione dell’energia termica in
meccanica, che affaticava l’umanità
fino dal tempo alessandrino, rilevando
che il carbone era una riserva di ener-
gia facilmente trasportabile da luogo
i a luogo? “ ’ : ' ‘ \
Da quel punto il carbon fossile di-
venne di uso universale non solo, ma
si scoprirono in esso nuove, proprietà
e nuovi usi, perchè ci diede ancora hi
ce, materie coloranti, prodotti medici-
nali. ed infinite altre sostanze utili. In
tal modo il carbone ha determinato
nella vita, economica del mondo la. più
profonda trasformazione che. la storia
ricordi; è divelluto il fondamento del-
la civiltà, e le sue minere base della
potenza economica dei paesi che le pos
segone ,ed in una certa misura anche
di quella politica.
* * *
Dal punto di vista geologico è ormai
assodato che sebbene sia rappresenta-
ta in Italia quella formazione paleozoi-
ca che è in Europa la carbonifera per
eccellenza non contiene però che in
scarsissima misura ed affatto local-
mente strati di. carbone. E quel poco
che ricetta, capace di dare una pròdu- !
zione di appena qualche, migliaio di
tonnellate annuali, appartiene al tipo
dell’antracite, quando non è addrittu-
ra grafitoide. Mancano del tutto in
esse, e d’altronde in tutti gli altri gia-
cimenti italiani, quei carboni bitumi-
nosi capaci di dare i coke.
I carboni fossili esistenti in Italia
sono tutti, di età assai più recente del
Terziario e per ciò, per una consuetu-
dine antica, ma cli4, da luogo ed equi-
voci- e dovrebbe essere^ abbandonate,
hanno ricivuto il nome di ligniti, il
quale riferendosi essenzialmente al-
l’età e non alla natura intrinsica della
sostanza, e applicato a materiali dif-
ferentissimi per composizione e valore
industriale.
Ad ovviare a questo inconveniente,
che commercialmente e stato causa di
I non pochi danni, si usa distinguerre le
I lignite picee dalle ligniti xiloidi, o in
' parole meno scientifiche le ligniti nere
dalle ligniti brune.
Per una
ro valore
dato dalla
eventuale
ct>. Se la
di carbone nero, in compenso le hd
fatto dono di una cospicua energia
idraulica, ricchezza che non teme e-
saurimento perchè deriva dalle stesse
immutabili cause geografiche e geolo-
giche da cui trae i suoi vanti caratte-
ristici .della mitezza del clima, della
varietà del paesaggio, della fertilità
del suolo, da tutti agognato.
Nè la gente italiana si è mostrata
inferiore al dono. Delle copiose acque
che per l’abbondanza delle precipita-
zioni atmosferiche scendono dalle Alpi
e dall’Appennino la scienza idraulica,
gloria nazionale, ha frenato con opere
mirabili la furia, e da secoli ha saputo gine del grande macello umano. —
raccoglierle e condurle a fecondaré N. di R.
circa, mentre l’importazionV <
bone fossile estero ascendeva
boni di tonnellate in cifra tondaV .uei
1914 le concessioni vigenti di forze
idrauliche ascendevano a poco più di
un milione di cavalli dinamici, mentre
l’importazione di carbone fossile era
giunta a 10 milioni d tonnellate. L in-
cremento delle forze idrauliche utiliz-
zate, non ostante la loro abbondanza,
e stato di molto minore che non quello
del carbone. Ciò non significa, però
già che le forze idrauliche di cui di-
sponiamo siano inferiori alle esigenze
sempre crescenti, del nostro sviluppo
economico, bensì che la fiducia nel lo-
ro avvennire ha fatto moltiplicare gli
impianti industriali per approfittare
delle favorevoli «costanze attuali, im-
pianti che vivono per ora sul carbone
aspettando il momento pròssimo di so-
stituirlo con l’elettricità.
Ed ora che: Virtù centra furore ha
preso Tarme,’’ per conquistare colla
'spada ì nostri confini naturali, giac-
ché non fu possibili di offenderli col-
la ragione, a guerra finita questa stes-
sa virtù del popolo italiano combatterà
eroicamente un’altra guerra nel campo
industriale meno rosseggiante di san-
gue umano, e meno barbara di quella
originata dal Minotauro. .. Teutoni-
co (*) ma molto più umana e produt-
tiva.
Naturalmente questa guerra del po-
polo italiano, sarà una guerra del la-
voro; economica, agricola e industria-
le, nella quale il carbone bianco, teso-
ro innesaurabile in Italia, prenderà il
posto di quello nero, con qui vantaggi
per l’industra nazionale che ognuno di
noi si può imaginare. Nella pace il
genio italiano farà miracoli di sapiente
e laboriosa attività, da sorprendere le
nazioni più evolute e progressive di
noi. Colla fede in Dio, 1 Elmo di Sci-
pio in testa, e la spada di Cesare, in-
crocciata con quella di Napoleone,
vinceremo la furia Austriaca, e faremo
ripassare le Alpi al Minotauro Prus-
siano^ Una volta conquistate le no-
stre frbntiere naturali, «e soddisfatte
le nostre giuste .aspirazioni democrati-
cheedei nostri Alleati freneremo sem-
pre più le abbondanti e furiose acque
dei ghiacciai Alpini ed Appennini, le
quali diventeranno la base della nostra
futura industria, come lo sono, oggi,
della nostra agricoltura, e' daranno un
pane onorato e men sudato ai 40 mi-
lioni di virtuosi e Laboriosi cittadini
italiani. Questo è il compito grandioso
dell’avvenire. Avanti Italia, nuova, ed
antica! Sempre Avanti!
Ing.re LUIGI BRUNI.
Laredo, Texas, 3 Gennaio, 1918.
(*) Minotauro .allude il Kaiser, ori-
gani o,
essere
furono avvelenati mentre provenivano
da Toledo a Cleveland. In seguito al-
la scoperta tutti i.bendaggi venivano
bruciati.
: Si era fatto di tutto per tenere il se-
greto, e per quanti sforzi avessero im-
piegati i reporters per avere delle no-
tizie precise da quel poco che era tra-
pelato, gli ufficiali della Croce Rossa
nulla avevano voluto rivelare. Si sa-
peva solamente che i bendaggi erano
stati distrutti e non altro. Intanto a-
Ibilissimi detectives cercano di far la
'luce sullo spaventoso complotto.
schiaffeggiarci, o ci detestamelo? men- ;
tre si correva a un abbraccio.
Bisogna, che "la genialità latina si
riveli in un impeto di amore... Che
se la vostra sventura ineffabile, o prò- !
fughi dalle case incendiate e dalle te-
nerezze distrutte,, se le morti, le rapine
le miserie dovessero risvegliarci*- al
senso che la stórta non ha più molto
tempo per aspettare che ci correggia-
mo dai nostri viz;i peggiori e dalle no-1
stre incertezze' pjù fatali, il vostrp :
spasimo acquisterebbe un valore, sto
rico incancellabile : Di qui cessarono!
—direbbero i venturi le insidie del-
le propagande, devastatrici e le retori- \
che delle megalomanie omicide.
Di qui si aprre^e a guardare ogni
uomo come un servo della PatriaAé.-
degli eventi piuS
situazione nei
delle gr|
maggior generale Grebbe coman-
dante là 36.a Divisione ha rilevato
giorni orsono dinanzi alla Commissio-
ne Militare d’inchiesta del Senato le
gravissime condizioni cui trovasi l’ac-
campamento “Bowie, Fort Worth.
Le cattive misure sanitarie, le in-
sufficienti facilitazioni ospitaliere la
mancanza di oggetti di vestiari procac-
ciano numerosi casi di morti e di ma-
lattia.
Fin dal settembre il generale Greble
’ scmrisse direttamente, dichiarando che
;se non si fosse rimediate. Camp Bowie
'sarebbe scoppiata una grave epidemia.
Difatti l’epidemia giunse. *
In un mese, di 25,020 uomini 8000 do-
vettero essere ricoverati nell’ospedale
che non poteva contenerne più di 800.
I morti furono in media 16 al giorno.
Malgrado la gravità della situazione
i nulla sé fece per porvi rimedio.
' Il generale, Greble dichiarò che mol-
j ti casi di morte si sarebbero evitati
j se i soldati avessero avuto' vestiario
i d’inverno e tende sufficiente per evi-
! tare Taffollamento.
■ Nel frattempo gran numero di solda-
; ti di fanteria venivano istruiti con fu-
cili di legno e quelli d’artiglieria dove-
: vano accontentarsi di .assistere confe-
> renze sull’arte della guerra, non essen-
, dovi cannoni disponibili per l’insegna-
■ mento pratico.
Roma. — Il grido “di qui non si pàs-
sjp può dirsi coronato dalla prima’vp-
tori.a. Violentissime nevicate hànLo
coperto l’intera linea del -fronteWe
onesto fatto dovrebbe almeno tenW)-
ranèaménte, paralizzare, l’offensivaè»'-
mica. . A
Se queste condizioni rimarranno sB-
zionarie durante l’inverno, le opeSi-
zioiij su vesta scala saranno imponi-
bili* Uno alla primavera.
Il nemico pagherà così, a caro p^|:-
zp la sua avanzatadisperatamente ac-
canita', perchè le alpi si prestano ’B-
^Tlmentè per l’avanzata ma rifiutati)
••altrettanto-questa agevol^zz.a nella.^l-
tirata che .spesso diventa addirittura
impossibile.
Il mantenere immobilizzati per tfe
mesi forti concentramenti di truppp/-
di materiale, in mezzo alla neve alx™-
i sima richiede privazioni e sofferenti
quàsi sovrumane,
(questo fatto basta a spiegare ta'/l'-
sperata ostinazione degli attacchi.per
entrare ad ogni costo nella pianura dii
evitare un’invernata tra i monti: /
Del resto, anche se
| sarà propizio, se gli
| l’aiutò sperato, nuovi
! mi co per rompere la
irrompere nella pianura, incontreranno
la sorte infelice incontrata fino ad ora.
■ sull’incarico di proteggere i monumen-
ti italiani che trovasi nel territorio oc-
•j cupato.
i II Giornale d’Italia” commentando
' quésto fatto dice :
“Trattasi di uno stupido tentatilo
di mascheratodpocritamente la verità.
’/E’ provato, infatti, che i nemici tra-
sportarono a Vienna a Budapest ed a
Berlino tutto quello che possono por-
tar via. Dalle chiese hanno esportato
tutto gli oggetti di valore e tutte de
campagne.
; La statua equestre, di bronzo di Vit-
I torio Emanuale che sorgeva nelle piaz-
I za amonima di Udine, è scomparsa; ep
! pure gJTtaliaui rispettarono .a Cormons
! la statua ‘dell’imperatore Massimilia-
; no.
i De collezioni artistiche private sono
' state in massima parte trasportate in
Austria.
Le santuose ville della nobilita ve-
neta sono state saccheggiate.
La villa Sederini situata vicino a
.MerveseJ decorata di. magnifici affre-
schi di Tièpolo, e stata me2za distrut-
ta.
Il lempio di Passagno, privinola di
j Treviso, eretto da Canova, è stato dan-
neggiato. Fortunatamente le opere di
diano va sono state sal vate in tempo.
Il programma artistico austro-tede-,
è peggiore di quello dei turchi.
Non è più il caso di dire “profughi
friulani.” Le terre già invase e’quelle
che il flotto nemico può invadere al-
largano ad altri nomi, ad .altra gente
il , dramma e la necessità dell’esodo.
Ma rimarrà nel ricordo che 1 primi a
sopportare l’urto, che fu allora una
sorpresa, sono stati i figli del Friuli,
nobile gente fiera sin quasi .all’asprez-
za, generosa e forte.
Con quale strazio avranno preso il
cammino verso l’ignoto, ognuno può
intendere. ISssi non erano soltanto
gli abitanti di una regione. Il loro
dialetto vero non è un dialetto, ma un
idioma. Sono più di una provincia,
sono un popolo.
Acuto il male dèlia nostalgia in si-
mili casi, e. dà alle miserie di una fu-
ga l’aculeo di un rimpianto infinito!
Vorrei dire, quindi una parola fra-
terna.... Che fai oggi, Udine, già lie-
ta del tricolore sul tuo castello? Ma
anche dove ridevi più alta, tu non ave-
vi voluto scordare l’angoscia di altri
lontani. lutti nella storia.. Con quale
scalpèllo avranno gli austriaci tolto il
nome*di Cesare Battisti dalle tue mu-
ra? Dal cuore non ce lo strapperete, o’
barbari !
E — ■ rimpianto più intimo —- con
quale voce parleranno l’Iudrio e l’Ison-
zo? Ahi! la natura ci ignora e non
sa! Sotto la neve essa prepara i fiori
di tutti gli anni è le messi di ogni rac;
colto. Cantano le medesime promesse ;
dell’acqua, della terra è del cielo, qttan
do la virtù trionfa e qii'atìqp l’iniquità
ci strozza... Ma dovVrar’la. vostra feli-
cità friulana ed italiana, ò fratelli, e
dov’e e rimane la sana custodia dei
soldati caduti eroicamente, prima del-
l’attimo di. debolezza che aperse la via
all’oppressore, in nome di.quei morti,
noi non vogliamo, io non debbo farvi
ritornare con lo spirito, pep un’altra
debolezza che in.fia'echisGa, L’ora della
riscossa suonria’ pei m i,s giuslizia
'dovrebbe esseri mòrta fra gli uomini?
Cessi dunque questa rievocazione do-
lente, in cui stava, per afflosciarsi in
una malsana compiacenza letteraria
una inutile prosa...
La stampa deve promettere di non
essere più soltanto letteratura. C’è un
aiuto da dare, da ogni tribuna che si
eleva in pagine che il pensiero anne-
risce: questo: trasformarci in ammoni-
tori inesorabili.
E bisogna continuare àd avvertire
gli italiani che le necessità di soccorso
stanno per diventare in comparàbil-
mente più gravi ,che Ja lenta, e pigra
immaginazione degli egoisti non voglia
intendere.
L’ episodio friulano si allarga alla
Gamia, mentre al di qua del Taglia-
mento la pianura veneta ascolta qual-
che suono di favella non nostra. Nes-
sun peso perciò deve sembrarci”insop-
portabile, perchè la 'parentesi orrenda
sia sopportata virilmehte. «Che se' la
pietà vèrse i primi esuli fu. larga... Ah
no, oggi, la mia penna non deve scri-
vere neanche qqest’erróre,. ’ ■ ,
Chi ha veduto I friulani erranti ..(don-
ne severe,'spesso, avvolte negli scialli,
uomini sempre assorti in silenzio di
fierezza) per le strade dèlie varie ciG
tà che' li ospitano,“rsa che noti bisogna,
andare incontro a questi fratelli ' con
atteggiamenti di vanità filantropica’...
Credersi in debito .soltanto di pietà, di
carità, in, contingenze come le attuali,
è dar prova'di ottusità del sentimento.
Si dona per carità a chi' nóh ha di-
ritto, se non di., elemosina. Ma l’ele-
mosina è ingiuria tra*fratelli.
Chiunque cominciò a soccorrere, chi-
unque accorrerà al richiamo, eserciti1
questa critica sii se stesso, se è'anco-
ra e perchè è ancora necessario. * Si
spogli di ogni avara illusione superba
di essere un benefattore. Non, è’ be-
neficenza caritatevole il fare del bene,
allorché si compie,, non del tutto, uno
stretto dovere. .
• Miserevoli non sono che i figli esuli,
i fuggiaschi per paura inutile, involon-
tari diffonditori delle notizie allarmi-
stiche a scusa della propria viltà.
Rispettiamo il dolore austero invece,
dei veri esuli! E Sua Maestà la Buro-
crazia si nasconda, dissimuli l’istinto
suo d’impacciare, di limitare, di sospet-
tare... Non divida le famiglie in rivoli
di lagrime disgiunte.
Aumentiamo finalmente il patriotti-
smo, mentre per un istante della sto-
ria :1 territorio delia Patria sembra di-
minuito, sino a divenire cias'cuno di
noi qualche cosa di più che uomini
tremanti in confusione o malvagi, ben
ammantati in sagace ipocrisia, o scioc-
chi inariditi dalle formule... Troppe
volte ci lodammo, che" avremmo voluto
Tut'ti i giovani dai 21 a 31 anni, che
si sono registrati per la leva l’anno
scorso, hanno l'obbligo di rispondere
alle domande del “Questionario” e /li
presentare questo prima dell’ottavo
giorno della data d’invio al consiglio
di leva (Exemption Board.)
' Quelli che non hanno preso la prima
carta e quelli e quelli che hanno dirit-
to all’esenzione dal servizio militare
perchè hanno la famiglia, da sostenére,
coprano i questionari.* .appunto per ot-
tenere di essere classificati in una del-
le ultime categorie. non fanno ciò
saranno invece classificati nella prima
categoria e chiamati immediatamente
sotto le .armi.
Le autorità avvertono poi, che colo-
ro i quali hanno diritto all’esenzione
e non presentano il “Questionario”
con tutte le risposte necèàsafie, perde-
ranno un/tal diritto e saranno arruo
lafi.
Richiamiamo Tattenzione a tutti i
connazionali, che il giovane Avvocato
Signor 'G. Caso membro dql Board Ex-
vmption di Galveston offre con piacere
g:ràtuitajnente il suo aiuto nel riempi-
re i suddetti “Qnestroùari.”
* (^.i ‘interessati pòssonb rivolgersi al,
suo ufficio situato alxD4O6 2Ist’’Street
dalle ore, 9. a. m. alle ore 5 p. m.
* * *
Dalle ultime notizie pubblicate nei
giornali quotidiani, veniamo a cono-
■ scere ch'et il Generale" Ci-ówder, Pro-1
vosto dei Tè’sercito, ha informato i G-o- ;
vernatoli degli Stati dell’unione che i
il nutìvov contigente non sarà chiamato <
sotto, le . armi • prima del 15 febbraio. I
Tutte le reclute che‘sono state chia-
mate, ma che non si. trovano ancora
al campo," godranno del beneficio del-
la ^nuova Classificazione.
• —-----~o------
L’ISTITUZIONE DI UNA 1
“LIBERTY SERVICE MEDAL.”
non vi furono più idoli bugiardi1. wT
qui.si comprese che una guerra non si’
fa senza un animo di guen;a.
animo di guerra si intese nella frater-
nità l’impulso generoso, nella j»ealtà
il coraggio dell’indagine, nell’azione il
sacrificio quotidiano.”
Sarà questo il. prodigio che.voi av-
rete compiuto, o, ‘fratelli, destandoci
dal sonno e dalla ignavia?
Voi benedetti!
INNOCENZO CAPPA.
Deputato al Pari amento-;
.7 r------:--------■ C .
dalle ferrovie che menano da Jaffa a
Gerusalemme.
Alcuni tentativi fatti dalle truppe
turche per accerchiare il fianco ingle-
se nelle vicinanze di Betavia, al nord
est di Gerusalemme .fallirono comple-
tamente.
In alcuni punto le truppe inglesi
comando del generale Allenby sono
molato inferiori alle truppe turche.
Secondo informazioni ufficiali,
sta preparando un grande attacco per
arrestare l’avanzata delle truppe tur-
cheiaustrotedesche al comando del ge-
nerale Falkenhayn, comandante supre-
mo delle truppe teutoniche al fronte
della Palestina.
I__
GRAVI RIVELAZIONI
PIROLINI ALLA CAMERA
CARBONE BIANCO.
campi ed agrumenti, ad animare opi-
fici e ad attivare con canali navigabili
i traffici. L’energia idraulica diretta-
mente utilizzata, nel modo consentito
dalle cognizioni dei tempi fu coefican-
te non ultimo del nostro primato indu-
striale in Europa nel Medio Evo ed ha,
nèl periodo del predominio esclusivo
della macchina a vapore, tenuto in vita
le nostre industrie storiche della lana
e della seta, e perfino fatto sorgere
quella nuova del cotone. Pero questo
modo dirètto di utilizzare la forza id-
raulica legato sempre a.
circostanze topografiche
sciata inoperosa la parte
ga maggiore dell ingente
turale che possediamo, se il genio di
Volta no riavesse inventata la pila (fa.
che porta il suo nome) elettricità, cioè
se l’evento dell’elettricità non avesse
spezzato i vincoli in cui si dibatteva
la nostra industria, liberandola dal-
l’incubo che la mancanza di carbone
fossile faceva da quasi un secolo pe-
sare su di essa.
E la tradizione storica ha dato al
popolo italiano tale coscienza di que-
sta sua ricchezza naturale che sono
bastate le prime esperienze del tran*
sporto dell’energia a distanza median-
te l’elettricità poco più di or sono ven-
ticinque anni, à far rinascere in tutta
la nazione quella fiducia, in un avve-
nire industriale, che sembrava prossi-
ma a spegnersi.
(Questa fiducia, è stata feconda, per-
chè il progresso industriale, è inutile
negarlo, in questi ultimi decenni fu in
Italia davvero mirabile ma errerebbe
chi lo credesse unicamente dovuto al
nuovo modo di utilizzazione delle for-
ze idrantiche. Nel 1890, quando quasi
ancora, non esistevavo impianti idroel-
letrici, le forze idrauliche onerai
cavalli :
el ca.r-
. 4 mi-
Upcoming Pages
Here’s what’s next.
Search Inside
This issue can be searched. Note: Results may vary based on the legibility of text within the document.
Tools / Downloads
Get a copy of this page or view the extracted text.
Citing and Sharing
Basic information for referencing this web page. We also provide extended guidance on usage rights, references, copying or embedding.
Reference the current page of this Newspaper.
La Stella del Texas (Galveston, Tex.), Vol. 7, No. 1, Ed. 1 Saturday, January 5, 1918, newspaper, January 5, 1918; Galveston, Texas. (https://texashistory.unt.edu/ark:/67531/metapth1183269/m1/1/: accessed July 10, 2024), University of North Texas Libraries, The Portal to Texas History, https://texashistory.unt.edu.; crediting Rosenberg Library.